I MONDIALI DI CALCIO NEL FRANCOBOLLO

di Mario Corte
Note filateliche di Gennaro Angiolino

Editalia

 

Quando nel 1934 le Poste italiane emisero, prime nel mondo, un'intera serie di francobolli dedicata ad un Mondiale di calcio, oltre a produrre una emissione stilisticamente ineccepibile, diedero il via a uno dei filoni filatelici più ricchi e fortunati in assoluto. In un'epoca nella quale il medium dell'immagine non costituiva che una suggestiva ipotesi futuribile, il francobollo riusciva a «racchiudere» l'atmostera dell'evento sportivo mettendolo in comunicazione con le grandi masse, varcando gli oceani, raggiungendo gli angoli più remoti del globo e portando dovunque una piccola eco del boato che saliva dagli stadi dove si svolgevano gli incontri.

La grande svolta si ha nel 1966, in occasione del Mondiale disputato in Inghilterra: da una produzione filatelica limitata a pochi Paesi e ad alcuni finissimi esemplari, si passa di colpo ad una produzione di proporzioni mondiali, in certi casi meno elevata qualitativamente, ma comunque testimone di un interesse eccezionale per l'evento e di un'ansia di partecipazione che coinvolge anche Paesi remoti rispetto ai poli tradizionali del grande calcio, come attestano le numerosissime emissioni di nazioni come la Mongolia, l'Albania, il Nicaragua.

Questo volume racconta la storia della più grande manifestazione sportiva professionistica partendo da quegli anni Trenta nei quali il torneo cominciò a muovere i suoi primi passi fino ad entrare nelle pieghe — sia spettacolari che tecniche — di Italia '90 che per un mese ha visto il nostro paese protagonista del massimo torneo calcistico mondiale.

Il commento iconografico del volume, naturalmente affidato ai francobolli, è completato da un gran numero di foto — sia sportive che di cronaca — che contribuiscono a situare l'evento calcistico nel suo contesto storico.